In Italia si investe poco in salute mentale, solo 3,5% budget

 
In Italia si investe solo il 3,5% del budget della sanità per il settore della salute mentale, a fronte di medie del 10-15% di altri grandi paesi europei come Francia, Germania, Spagna, Regno Unito. Lo ha ricordato il nuovo presidente della Società Italiana di Psichiatria Enrico Zanalda, che guiderà la società per il prossimo triennio.
«In questi 40 anni - spiega Zanalda, che dirige il Dipartimento di Salute Mentale dell'ASL Torino 3 - è stata creata in Italia una vasta e capillare rete di strutture psichiatriche. Questo sistema garantisce ogni anno assistenza a oltre 800 mila persone grazie all'impegno e alla dedizione di circa trentamila operatori, che troppo spesso vengono lasciati soli di fronte all'immane e crescente onere di responsabilità e impegno che grava su di essi.
Questo, ha spiegato il neopresidente che ha ricevuto le redini da Bernardo Carpiniello, significa lasciare sguarniti di personale i servizi, che attualmente hanno un deficit di operatori che va dal 25 al 75% in meno dello standard previsto di 1 operatore ogni 1500 abitanti in 14 regioni su 21. «Operatori - sottolinea - che sono spesso vittime di aggressioni e violenze che spesso nulla hanno a che fare con le malattie mentali, perché commesse da persone con precedenti penali e sotto effetto di sostanze, portati di peso all'attenzione dello psichiatra nei pronto soccorso».(ANSA)
 
 

I vostri Feedback!