Dal drago di Komodo una molecola contro le infezioni

 
Si trova nel sangue letale del drago di Komodo, lucertolone di 3 metri che vive in Indonesia, la molecola che può ispirare una nuova classe di antibiotici. I ricercatori della George Mason University in Virginia hanno realizzato una molecola sintetica ispirata a quella del rettile, che nei topi ha stimolato la guarigione di ferite infette, e che potrebbe portare a nuovi antibiotici. Contro i batteri resistenti a quasi tutti gli antibiotici, una nuova possibile arma di lotta possono essere i peptidi, cioè delle catene di molecole simili a piccole proteine dalla potente azione antibatterica, che funzionano anche contro le 'bio-pellicole' che si formano quando le cellule batteriche si legano l'una all'altra sulla superficie, come avviene in una ferita, su una valvola cardiaca o un catetere.
E proprio nel sangue del drago di Komodo i ricercatori hanno scoperto dei nuovi composti antibatterici. La sua saliva si pensa contenga molti tipi di ceppi batterici, tra cui alcuni che provocano l'avvelenamento del sangue. Gli studiosi hanno isolato la molecola dal plasma del suo sangue, e usandola come fonte di ispirazione, hanno progettato una versione sintetica modificata, che hanno chiamato Drgn-1. La molecola si è mostrata efficace contro due ceppi di batteri, lo Pseudomonas aeruginosa e lo Staphlyococcus aureus. Probabilmente perchè rende permeabili le membrane batteriche. (Federfarma)
 
 

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